Analisi di uno spettacolo: Zuppa di sasso

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Nel percorso i ragazzi sono partiti dalla visione degli spettacoli per le scuole dell’infanzia e primarie programmate al Teatro Laura Betti, dove hanno trovato un’idea di teatro ragazzi diversa da quella che il senso comune vorrebbe “facile” nei linguaggi, didattico, moralista, semplicistico.  Su questi spettacoli è stato fatto un lavoro di analisi e approfondimento, come nel caso di Zuppa di Sasso di Danilo Conti, in cui è stato fatto un lavoro sulla differenza tra il libro illustrato, molto diffuso nelle scuole dell’infanzia, e lo spettacolo.  Qui in basso alcuni testi:

Lo spettacolo adotta un punto di vista differente rispetto a quello del libro (il libro segue il lupo, non fa vedere gli animali prima che entrino a casa della gallina), probabilmente per contestualizzare la scena e per creare una sorta di “introduzione”, utile  alla presentazione dei personaggi e per creare un alone di mistero attorno al lupo che è entrato a casa della gallina (sorge spontanea la domanda: il lupo sarà andato a casa della gallina per mangiarla?) . In particolare nello spettacolo vengono affidati agli animali diversi ruoli, come ad esempio il cane-guardiano, il cavallo-bello ecc; lo scopo di tale decisione potrebbe consistere nell’agevolare i bambini a ricordare i nomi dei vari personaggi. Anche i versi di ogni animale sono utili a ricordare, ma in particolar modo servono per  mantenere viva l’attenzione, in quanto i bambini si sentono catturati dai suoni bizzarri e divertenti prodotti dall’attore (il suono del motorino del porcello, il verso del coniglio e dello scoiattolo). Alcuni dei personaggi che sono stati inseriti nello spettacolo, come ad esempio la rana, lo scoiattolo o il coniglio, non sono presenti nel libro. Anche nel finale si può trovare una differenza: nel libro il lupo va via e non viene detto più niente sui personaggi, cosa che invece è presente nello spettacolo, forse per completare la storia mantenendo il punto di vista utilizzato all’inizio della rappresentazione.   (Valentina)


Le differenze evidenti che ci sono fra il libro e lo spettacolo “Zuppa di sasso” non sono numerose: nello spettacolo gli animali vengono introdotti prima del lupo e della gallina, portando il pubblico a chiedersi come mai tutti gli animali vadano a casa della gallina. gli animali sono presentati uno ad uno ed è posta una grande attenzione verso di loro. Nello spettacolo non è descritta la loro entrata in casa della gallina, anzi, si ritrovano tutti insieme già pronti ad aspettare la zuppa dando poco contributo. nel libro gli ingredienti vengono buttati uno ad uno nella pentola, ponendo particolare attenzione ad ogni singolo alimento , quando nello spettacolo viene posta maggiore attenzione agli animali presenti. un elemento che coincide sia nel libro che nello spettacolo è il “ calore” dell’unione mentre tutti pranzano assieme attorno alla pentola. Il finale è piuttosto simile sia nel libro che allo spettacolo, tuttavia, vedere la scena a teatro è sicuramente più coinvolgente per i bambini in quanto la musica li diverte e , al contrario del libro, da un’idea di un finale più a lieto fine. Diverse sono poi le differenti interpretazioni che si possono dare del ruolo del lupo, che dopo aver mangiato se ne va: i più ottimisti possono pensare che esso usi l’escamotage del sasso per riunire tutti e formare nuove amicizie, un’altra interpretazione può vedere il lupo con un atteggiamento più egoista ipotizzando che esso utilizzasse il sasso come un mezzo per mangiare il cibo altrui.  (Giada M.)

Dopo aver visto lo spettacolo “Zuppa di Sasso”, abbiamo letto il libro e tra questi due sono presenti alcune evidenti differenze. Lo spettacolo infatti inizia con la canzone in “onore del lupo”, seguita da una descrizione di quello stesso(“Il lupo è vecchio, stanco e affamato”) e delle condizioni atmosferiche di quella sera.  Dopo ciò si entra all’interno del villaggio e si inizia la spiegazione delle caratteristiche di ogni animale, abitante del villaggio con i loro rispettivi nomi (“Teodoro il cane, il guardiano del villaggio; Bulbullo il bue, l’abitante più forte del villaggio…)
Un’altra differenza è che ogni abitante del villaggio, partendo dal cane, vedendo un’ombra che si dirige all’interno della casa della gallina, incuriosito ma allo stesso tempo preoccupato, esce  dalla propria abitazione e piano piano, quatto quatto si reca dalla gallina. 
L’ultima differenza consiste nel finale dove all’interno dello spettacolo viene presentata la condizione dei personaggi dopo l’addio del lupo.

Il libro invece comincia con il lupo che si reca direttamente alla casa della gallina per fare la zuppa di sasso e solo successivamente arrivano mano a mano tutti gli altri personaggi della storia (maiale, oca, cavallo…), incuriositi dal perché il lupo si sia recato a casa della gallina, senza però che nessuno abbia un nome proprio e un ruolo personale all’interno della “comunità” degli animali. E in questo inizio non è presente nessuna canzone o descrizione del lupo, nel del tempo. Inoltre mentre all’interno dello spettacolo sono presenti alcuni soggetti che da fuori il villaggio sono si incuriosiscono per ciò che accade all’interno ( il topo, il coniglio, la rana e il gatto), nel libro non si parla di ciò che accade all’esterno.
Come ultima differenza da sottolineare è che il finale del libro consiste nell’addio del lupo a tutti gli animali.
Zuppa di sasso è quindi uno spettacolo molto simpatico e bello, che fa spuntare un sorriso a ognuno di noi, dal più piccolo al più grande!
(Elisa)


Lo spettacolo “Zuppa di Sasso” non è una semplice recita per bambini, differentemente da quanto si possa pensare a un primo impatto ma anzi è un’interpretazione teatrale che per la propria morale di fondo e per il modo in cui viene inscenata la storia ha tanto da insegnare sia a grandi che a piccini. Questa lezione risiede proprio nella scena madre dello spettacolo: gli animali del villaggio, diversi gli uni dagli altri, si ritrovano in casa della gallina per preparare una zuppa e poi gustarla insieme. Però questa zuppa è fatta di diversi ingredienti i quali rappresentano la forte diversità di caratteri, non solo che vi è fra gli animali partecipanti: la cipolla, dal gusto forte e dall’odore acre, può essere il perfetto simbolo di un personaggio scontroso, che allontana gli altri creandosi una corazza( gli strati della cipolla) per non far conoscere la propria fragilità. Inoltre vi è un forte e attualissimo senso sociale. Nessuno degli animali che si recano dalla gallina viene scacciato da coloro che c’erano già, ma anzi vengono accolti. Non solo vengono accolti, ma gli viene data la possibilità di aggiungere un ingrediente alla zuppa, e in maniera puramente simbolica di mettere del proprio nella società che stanno formando. Pertanto come la zuppa è un coacervo di sapori così la comunità degli animali è un’ amalgama caleidoscopica di caratteri e personalità. La trasmissione di questo messaggio è resa efficace, nel libro dalle immagini proposte, mentre nello spettacolo dal gioco di luci, dall’uso sapiente del suono e dall’ interpretazione dell’ attore. Il fatto che un solo attore interpreti molti personaggi, che richiedono tutti una propria specificità, sfruttando delle sorta di maschere fa trasparire il concetto di uguaglianza. Gli abitanti del villaggio, sono caratterizzati da molte differenze, ma condividono tutti la natura di animali senzienti e antropomorfi, il vivere nel medesimo villaggio, il non essersi mai avvicinati prima dell’incontro del lupo, la considerazione del lupo come “elemento di ammirazione” dal gruppo ( in ciò si potrebbe leggere il ruolo della religione come collante di una comunità). Questa uguaglianza di fondo nelle differenze è il principio che sta alla base dei diritti naturali e inalienabili dell’ uomo. “Zuppa di Sasso”, dunque, è un ottimo e simpatico modo per riflettere, che regala momenti di tenerezza se visto con un pubblico caloroso come quello dei bambini, che con i propri occhioni privi di cinismo, riescono ad apprezzare tutte le sfaccettature dello spettacolo
Il perfetto esempio di commedia!
(Vincenzo)

Il libro “Zuppa di sasso” e la versione teatrale differiscono nella rappresentazione dei personaggi e nei tempi di introduzione nella storia, ma penso che questo sia solo per esigenze teatrali dato che c’era un solo attore. Nello spettacolo gli animali vengono “umanizzati” ed ognuno ha un appellativo o ha un suo compito nel villaggio e questo aiuta la storia ad essere più adatta ai bambini più piccoli.Sono tutti animali da  fattoria o di campagna e quindi docili e amati dai bambini: solo il lupo li potrebbe spaventare perchè da sempre il lupo è sinonimo di pericolo. Infatti se vediamo le favole di una volta come Cappuccetto Rosso o I tre porcellini il lupo è cattivo e “mangiatore”.

Sia nel libro che nella rappresentazione si resta in attesa della scena, scontata, che il lupo mangi gli animali. La gallina è impaurita dal fatto che un lupo è alla sua porta ma molto ingenuamente lo fa entrare in casa rassicurata dal fatto che il lupo è senza denti. Anche gli altri animali vanno a casa della gallina perchè, vedendo entrare il lupo, si preoccupano per lei. Invece la paura passa immediatamente e la zuppa di sasso condita con le verdure di tutti diventa il mezzo per stare insieme intorno al fuoco in una fredda sera. Nella rappresentazione l’attore, per mantenere vivo l’interesse,  fa divertire i bambini rappresentando gli ortaggi non come semplici verdure, ma assimilandole ad articoli sportivi(la carota è una racchetta da tennis). Alla fine della storia il lupo se ne va e gli animali se ne dispiacciono, ma lui ha altre case da visitare.

Sono diversi i messaggi che questa storia vuole trasmettere: la furbizia del lupo che, essendo senza denti, si ingegna per trovare un modo per mangiare insegna che non ci ferma di fronte alle difficoltà ma si cerca di superarle;insegna ai bambini l’accoglienza di chi è diverso superando la diffidenza e i pregiudizi;che bisogna correre in aiuto degli altri; insegna a non fermarsi alle apparenze perchè le persone non sono solo esteriorità quindi bisogna andare oltre e cercare i lati positivi. Storia semplice ma piena di messaggi per bambini ma anche per gli adulti. (Francesca)


Dopo aver visto lo spettacolo “Zuppa di Sasso” e averlo confrontato con il libro , ho notato alcune diversità. In primis la cosa che salta all’occhio è ovviamente che nel libro NON vi è la presentazione dei personaggi con la loro storia annessa , al contrario invece dello spettacolo in cui ogni animaletto è presentato dall abilissimo attore in modo molto dettagliato con tanto di pregi, difetti, smorfie, modi di fare e caratteristiche fisiche. Gli animali infatti invece di essere raccontati dal narratore , nel libro si dirigono immediatamente a casa della gallina portando con loro un tipo di vegetale diverso. 

Un’altra piccola differenza ma molto importante che ho notato è la presenza di più animali come il topo, il gatto , la rana …nello spettacolo, i quali nel libro non si trovano.  Trovo che questa pensata dell’autore ( suppongo ) sia molto valida per arricchire maggiormente una storia povera di dettagli e ampliare sempre più la sua cornice. Infine ricollegandomi alla prima differenza si può notare che per ogni animale l’attore nonché autore dello spettacolo ha calcato sopra ogni personaggio una caricatura allegra e caratteristica per ognuna delle loro qualità. Trovo anche questa una grande idea per mantenere più viva l’attenzione dei bambini e farli fare qualche risata, perché di ridere che tu sia un bambino o un adulto non ci si stanca mai. ( Martina ) 


Lo spettacolo “Zuppa di sasso” è diverso rispetto al libro solo per un dettaglio: nel libro la storia inizia subito, mentre nello spettacolo viene fatta una presentazione molto divertente di tutti i personaggi che si andranno a incontrare durante la storia. L’attore che ha interpretato i vari animali, lo ha fatto in un modo davvero efficace, tanto da attirare subito l’attenzione dei bambini che lo hanno trovato anche divertente. “Zuppa di sasso” è una storia che si basa sulla fiducia, l’amicizia e la condivisione. Questo lo si capisce ad esempio dagli animali che insospettiti corrono a casa della gallina, in segno di aiuto, perché hanno visto entrarci il lupo. All’inizio si pensava male del lupo, la gallina lo aveva sempre visto nelle storie come quello che ha il ruolo del cattivo, ma alla fine si ritrova a cenare e stare in compagnia di esso con gli altri animali. Il lupo pur di sentirsi accettato, trova il pretesto di preparare una zuppa per riunire gli animali e scoprire l’importanza di stare insieme, elemento che è la base del racconto. (Alessia)

 

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